La storia di Monopoli in piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi

Tra le antiche e rappresentative piazze monopolitane c’è piazza Garibaldi (già Piazza delle Mercanzie o Platea Pubblica, era questo il suo antico nome), denominata così dopo la morte dell’Eroe dei Due Mondi. È stata la piazza più importante per Monopoli dal 1500 in poi, quando la città estese le mura spostandosi sul nucleo a sud-ovest (vicino alla Cattedrale) e sulla zona, appunto, di piazza Garibaldi (allora situata fuori). È presente ancora oggi la sede del Palazzo della Dogana. La Torre Civica del 1552, rivolta verso il Porto Vecchio, dava il benvenuto a chi approdava. La campana, ospitata nel campanile a vela, era utilizzata per riunire i cittadini o per dare l’allarme di un pericolo proveniente da mare. Al centro della torre c’è un orologio, posto successivamente; più in basso lo stemma di Monopoli, tre rose bianche su fondo rosso, e la statua di San Gennaro. Alla base è inglobata la colonna infame o colonna della gogna, dove erano esposti al pubblico coloro che si macchiavano di reati. La fontana è del Ventennio fascista, nel riconoscibile stile austero. Il Palazzo dedicato al giureconsulto Prospero Rendella fu edificato nel 1558. In origine si trattava di una caserma per le guarnigioni spagnole di stanza a Monopoli. Nell’Ottocento, il primo piano divenne il Teatro della città, infatti la facciata esterna presenta elementi in stile neo-classico, tipicamente da teatro, invece il piano terra fu adibito a mercato ittico. Nel 1958, eliminate le strutture del Teatro, divenne sede dell’attuale Biblioteca Comunale.