Torna a risplendere l’altare barocco della Chiesa del “Purgatorio” a Monopoli

Foto Bruna Demarinis
Foto Bruna Demarinis

E’ tornato a risplendere l’altare maggiore della chiesa della Natività di Maria SS. a Monopoli, meglio nota come il “Purgatorio”, a motivo del tema ricorrente della morte e della presenza delle mummie settecentesche dei confratelli. Nel 1717 Don Bernardino Palmieri portò in dono da Napoli la grande tela artistica raffigurante Santa Maria del Suffragio (titolo della Confraternita), opera del pittore Paolo De Matteis, e il maestro Vito Antonio Zoccolo costruì la grande cornice dorata: l’una e l’altra cosa sfuggirono, negli anni settanta, alle rovine di un incendio, ma ne portano i segni. Nel 1720 fu innalzata un’artistica pala barocca, in pietra, opera del maestro Pascale Simone, scultore di Lecce. La pietra necessaria alla costruzione fu tagliata nelle cave di Carovigno, lavorata sul posto e poi trasportata via mare, con zattere e barche, dal porto di S. Savino a quello di Monopoli.  Nel 1633, I Canonici della Cattedrale di Monopoli istituirono la “Compagnia del Suffragio per le anime del Purgatorio”. Nel 18/02/1666 il Vescovo Giuseppe Cavaliere, su istanza dell’Arcidiacono Vespasiano Sforza, eresse la Confraternita che aggregò, il 19/03/1666 alla Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio in Roma sulla via Giulia. Lo stesso Vescovo concesse “come luogo degli uffici il basso della Cattedrale”. A seguito del crollo del campanile della Cattedrale, il 20 settembre 1686 alle ore 5 del mattino, evento che seminò distruzione di case e la morte di 37 persone e feriti, la Confraternita comprò i suoli delle case diroccate per costruire la chiesa attuale, detta del Purgatorio, che fu dedicata alla Natività di Maria SS. Questa è raffigurata su una grande tela, opera di Olivieri di Martina Franca, situata alla sommità della monumentale pala dell’altare maggiore. La costruzione inizio il 7/11/1687 e terminò nel 1700. La chiesa del Purgatorio, a pianta a croce greca, ma col braccio che porta l’ingresso di poco più lungo, sorge sulla via Padre Nicodemo Argento, quasi a ridosso del campanile della Cattedrale. Fu costruita per iniziativa della Confraternita di Nostra Signora del Suffragio, che svolgeva la propria attività nel “basso della Cattedrale per la mercede di carli 20” e la quale “bramava d’erigere un luogo particolare nel quale si attendesse all’esercizio di atti devoti in suffragio delle Anime Sante del Purgatorio”. La mattina del 20 settembre 1686 la parte terminale del campanile (attuale) eretto ad opera del vescovo Cavaliere, crollò seminando rovine e morte tra le case sottostanti (ci furono 37 morti e molti feriti). I Confratelli comprarono i suoli delle case diroccate per costruirvi la Chiesa desiderata, che fosse un ex voto con Oratorio e Sagrestia. La posa della prima pietra avvenne solennemente il 7 novembre 1687 e l’opera fu portata a termine, in parte, nel 1700. Nell’aprile di quell’anno la Confraternita ne prese possesso trasportandovi i resti dei soci defunti e seppelliti prima nel basso della Cattedrale, conservando il diritto alla sepoltura. In seguito si dedicò generosamente a completare l’opera con gli ornamenti non meno interessanti. Don Bernardino Palmieri, nel 1717, porto in dono da Napoli la grande tela artistica raffigurante Santa Maria del Suffragio (titolo della Confraternita), opera del pittore Paolo De MAtteis, e il maestro Vito Antonio Zoccolo costruì la grande cornice dorata: l’una e l’altra cosa sfuggirono, negli anni settanta, alle rovine di un incendio, ma ne portano i segni. Nel 1720 fu innalzata un’artistica pala barocca, in pietra, opera del maestro Pascale Simone, sculture di Lecce. La pietra necessaria alla costruzione veniva tagliata nelle cave di Carovigno, lavorata sul posto e poi trasportata via mare, con zattere e barche, dal porto di S. Savino a quello di Monopoli. Dal porto, poi, venivano trasportati con traini e carrettine in chiesa. Furono anche eretti altri altari, si ornò la Chiesa con altre tele, probabilmente ivi trasferite dalla vecchia sede. Due di esse, le più interessanti, disgraziatamente finirono nelle mani di mercanti abili e intriganti. Nel 1928 furono eseguite opere di restauro, ma negli ultimi decenni il degrado ambientale e il terremoto del novembre 1981, hanno reso impellenti opere di restauro. La Confraternita, dunque, che già nel 1663, anno di fondazione, aveva scelto come simbolo Maria SS. del Suffragio, quando volle erigere una chiesa propria nel 1669, complettata nel 1710, regalò alla città di Monopoli un monumento dedicato ancora a Maria, ricordando, in particolare, il giorno felice, per Lei e per tutta l’umanità, della sua nascita. La nota precisa: << per la funzione della Natività di Maria Vergine titolo della chiesa>> non è una ripetizione di un dire comune. E’ un dato scontato: la chiesa indicata comunemente come chiesa del Purgatorio è, invece, un tempio dedicato alla Natività di Maria SS.